Genova e la Liguria sono meravigliose – Centro Storico – sestiere del Molo

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Dopo aver confessato di essere stato molto superficiale nella conoscenza dei luoghi in cui ho vissuto tutta la vita, ho deciso di catalogare e studiare  cominciando proprio da dove tutto è cominciato, dal centro storico di Genova. Fin da subito mi sono però reso  conto che è un azzardo pensare di riuscire a farcela da solo e comunque in breve tempo, perché se un libretto turistico deve avere il pregio della sintesi a beneficio di chi non ha tempo o voglia di girare troppo a piedi, questo blog invece vuole avere un respiro diverso;  è forse una occasione  unica per il sottoscritto, e per chi voglia contribuire o solo leggere, di ricollegarsi con la parte più intima della propria città. Nessuna pretesa però svolgere troppi approfondimenti storici  in quanto l’intendimento è solo quello di avere un diario visivo e personale di quello che Genova può offrire al di là della facciata stereotipata da cartolina che necessariamente viene data in pasto ad un turista frettoloso.

Ogni contributo è benvenuto anzi, ricercato perché quello che più interessa sono i luoghi dell’anima.

I primi insediamenti preromani sembrano siano stati sulla collina di Sarzano o Castello nel sestiere del Molo. Attualmente vi sono da vedere le chiese di Santa Maria di Castello e di Santa Maria in Passione, oltre alla Torre degli Embriaci e la Chiesa, oltre al Museo, di Sant’Agostino e la Chiesa di San Salvatore.

Chiesa di Santa Maria in Passione

 

Il sestiere del Molo confina col sestiere della Maddalena a nord, col sestiere di Portoria a est e – come si può facilmente dedurre dal nome – col mare, sul quale si affaccia a sud e a ovest. Esso costituisce una delle parti più antiche del centro storico genovese: comprende infatti la collina di Castello, dove i primi insediamenti umani risalgono al V secolo a.C., e la zona del Molo Vecchio, struttura originaria da cui ha avuto origine il porto antico (più anticamente invece il primissimo approdo si ritiene dovesse trovarsi in Ponticello, dove il rio Torbido si gettava in mare creando un’insenatura naturale identificata col nome di Seno di Giano). In questa zona, dove il sestiere si affaccia direttamente sul mare, fin dall’antichità le piazze e i vicoli brulicano di attività commerciali indissolubilmente legate alla vita del porto.

Che la città avesse vocazione marinara è dimostrato dal fatto che il primo molo in zona Mandraccio venne fatto costruire in epoca romana da Lucrezio Spurio, come testimoniato da Tito Livio; su di esso troneggiava una statua di divinità protettrice dei naviganti, probabilmente Diana Efesia. Nelle vicinanze della Casa di Agrippa (zona di Piazza Cavour) dovevano trovarsi allora un tempio sotterraneo e un tempio intitolato alle Tre Grazie, divinità sacre al commercio (e qui già si dimostra la vocazione mercantile della città).

Il Mandraccio, cuore pulsante del porto antico, consisteva in un’ansa protetta dove per secoli si svolsero tutte le attività portuali: qui le imbarcazioni attraccavano per le operazioni di carico e scarico, qui si trovavano l’arsenale per la riparazione e il carenaggio e la darsena per il rimessaggio della flotta di galee. Qui si trovava inoltre il Palazzo, ormai scomparso, dei Conservatori del Porto e del Molo, importantissime figure istituzionali incaricate, come dice il nome stesso, di sovrintendere alla buona salute di tutto il sitema portuale, essenziale alla vita di Genova. Oggetto di continui adeguamenti, ingrandimenti e miglioramenti nel corso dei secoli, venne definitivamente interrato nel 1898 con 40.000 metri cubi di materiale di scavo proveniente dai lavori per la sistemazione di Via XX Settembre (già Via Giulia). Sul nome, attestato già all’epoca dell’imperatore Giustiniano (VI sec. d.C.), esistono interpretazioni varie: alcuni ritengono che sia da attribuire all’affollamento della miriade di imbarcazioni presso i moli ivi costruiti, tanto da sembrare una mandria; altri fanno risalire il termine ai cartaginesi e agli arabi, da cui i genovesi l’avrebbero mutuato, per indicare un braccio di mare riparato, “mare braccio” appunto. Gli agglomerati di case si allungavano fino alla struttura che dà nome al sestiere, il Molo Vecchio, per la manutenzione del quale i Consoli del Comune avevano stabilito una tassa sulle navi in entrata già a partire dal 1134. Anticamente sul molo erano presenti, disposti a pettine, sei moli (inizialmente in legno, poi, a partire dal ‘400, ricostruiti in pietra) che prendevano nome dal tipo di merce che vi si scaricava oppure dalle famiglie che avevano residenza nelle adiacenze (Embriaci, Cattaneo, Spinola).

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Roberto Sozzi

2 commenti al post “Genova e la Liguria sono meravigliose – Centro Storico – sestiere del Molo

  1. Chaira

    Una foto in più…!!

    • Roberto Sozzi

      Sapevi che sotto a questa Chiesa, ormai sconsacrata, vi è una enorme cisterna d’acqua?

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